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Letteratura e interculturalità

2015: Promuove e organizza a Fröndenberg la manifestazione culturale "60 JAHRE UND WEITER/60 ANNI E POI?",
BEITRÄGE INTERKULTURELLER LITERATUR ANLÄSSLICH DES 60. JAHRRESTAGES DES ANWERBEABKOMMEN
ZWISCHEN ITALIEN UND DEUTSCHLAND.

2010: Promuove e organizza a Fröndenberg la manifestazione culturale "Poesia e integrazione", alla quale prende parte un gruppo rappresentativo dei poeti italiani in Germania.

2008: Presenta a Fröndenberg la sua nuova raccolta di poesie "Quando passa il ramarro".

2000-2007: Promuove e organizza numerose manifestazioni di letteratura interculturale. Si dedica alla didattica e alla pedagogia interculturale.

1999: Organizza il Foro letterario "Interculturalità, la via da seguire?" presso l`università di Dortmund.

1995: Fonda, assieme ad Anna Salamone, la Casa Editrice Giambusso.

1994: Torna a Fröndenberg con la famiglia.

1993: Si trasferisce a Riesi con la famiglia.

1985: Promuove e organizza il "Premio Germania".

1982: Nasce suo figlio Giuliano. Aderisce alla Polikunst (Polynationalen Literatur und Kunstverein).

1981: Cura la pubblicazione della prima antologia bilingue in Germania "Wurzeln hier / Le radici qui. Gedichte italienischer Emigranten / Poesie di emigrati italiani".

1980: Decide di non partecipare mai piú ai concorsi letterari.

1976-79: Vince diversi premi letterari.

1975: Nasce sua figlia Alessandra. Consegue la maturità magistrale. Si trasferisce a Fröndenberg per insegnare nella classe italiana d´inserimento. Riprende a scrivere e partecipa al "dibattito sulla letteratura gast".

1974: Si sposa. Emigra a Bonn. Fa diversi lavori in cantieri edili e in fabbrica. Frequenta, presso l´ISIS di Colonia, l´ultimo anno delle magistrali.

1972-74: Scrive un breve romanzo, mai pubblicato. Nei centri valdesi di Riesi e di Agape incontra giovani di altre lingue e culture.

1971: Conosce Anna Salamone. Scrive i primi versi d´amore.

1963-70: Frequenta la scuola dell´obbligo a Riesi.

1956: Nasce a Riesi (Sicilia) come secondogenito della casalinga Catena Di Matteo e dello zolfataio-contadino Gaetano Giambusso.

© Giuseppe Giambusso